domenica 28 ottobre 2012

LONGUM POST SCRIPTUM A UH RENZI (in frammenti)


essere di sinistra, significa essere più uguali a quelli che stanno a sinistra del parlamento che a quelli che stanno a destra.
costoro pensano (cioè emettono certi tubi spiraloidi di aria vibratile, sagomati sugli organi fonatori... la o ad es. quasi perfetta, la r fatta a ballonzoli ecc; oppure configurazioni svariate dei loro flipper elettrici nella pappa neurale, che fanno insomma alla fine tutto quel tappeto sonoro e caciara che si sente nel parlamento), però pensano nella zona a sinistra del parlamento

  
lanciato l’allarme, preciso che di renzi apprezzo una certa concretezza e franchezza, e il tentativo di superare vari ideologismi e cretinismi di sinistra...
resta però un berlusconi di sinistra (ad es.: il politico, e l’uomo, come un bene di consumo da smaltire: rottamare ...o l’eterna postura cefalica da happy hour...per non dire delle frequentazioni, dai ciellini della gioventù, al bravo ragazzo feroce, gestore di hedge funds, caimano delle cayman, davide serra, a giorgio gori, una delle menti imperdonabili che hanno creato mediaset)...mancando quello di destra, ce la può fare, a differenza del piacione rutelli e dell’americanista veltroni, a cui la gente preferì l’originale... o forse ce la fa perché siamo entrati in pieno nell’iperrealtà del simulacro in cui la copia è più reale del reale... in tal senso sarà dura vedersela con bersani, che ha avuto la geniale pensata di imitare il suo imitatore, crozza, caricando cadenza e gestualità romagnole, calembour, sbracciamenti  ecc...ne risulta un vero simpaticone...
la gente ci cascherà, perché i neuroni, in conseguenza dell’accelerazione e elettrificazione mediatica, ormai pattinano sui significanti.


  la cosa dovrebbe funzionare diversamente, la densità di stimoli linguistici dovrebbe almeno a intermittenza collassare il campo della rappresentazione, e provocare un inabissamento (dall’accadico apsus, abisso e psiche) verso i significati e l’essenza...un po’ come dire la strategia polmonare della balena, o dell’otaria....proprio perciò è nato questo sito...
che si trova in profondità? innanzitutto che il campo unificato della sinistra è l’idea di giustizia sociale. la sinistra è la forza che vuole correggere i meccanismi sociali, economici, culturali, psicologici, biologici ecc. che creano ingiustizia...( fondamentalmente, quelli inerziali per cui ad es. il potere crea potere). la forza dunque che vuole ripartire equamente il mondo fra i suoi occupanti. chiunque tenda onestamente a questo può fare parte della coalizione.
poi la cultura e il linguaggio, intesi, se l’essenza dell’uomo è linguistica, come lo strumento che ci conduce a coincidere con ciò che siamo. collimare con ciò che ora siamo, significa decidere nuovi valori.
poi si trova: eros, morte, dio e infinito...negli intorni di questi termini si trovano le questioni essenziali dell’uomo, quelle valoriali. senza fondarsi radicalmente e solidamente nelle decisioni valoriali (nell’atto di follia che è sempre una decisione, direbbe kierkegaard), la specie umana, la specie parlante, non può vivere né sopravvivere.

 
Le colpe di Berlusconi non sono le orgette sardanapaliche, con mino- o maggiorenni, pagate o meno, né le telefonate in questura, né le intermissioni fra pubblico e privato: ciascuno ha diritto alla sua sessualità e alla sua privatezza, e a essere felice come gli riesce anche se è un capo di governo. Nelle intercettazioni con Fede, quello che è in questione è il sistema di valori, e il sistema di potere e di governo del paese costruito sulla base di questi valori, che ammantato per i più sprovveduti e incolti da un abbagliante sfavillio mediatico e da una sapiente tessitura di menzogne, emerge crudamente e inequivocabilmente dalla presa diretta delle intercettazioni. Queste persone non hanno che da proporre questo: il culto del denaro e del successo; non hanno che da ridurre il mondo a questo, non perseguono altro che la monetizzazione tombale del mondo, e la sua appropriazione. Amano andare a prostitute, comprare anche l’amore? Bene. Il problema è che non amano altro, e che nei loro consigli comunali, nei loro quadri dirigenziali e nel loro governo non possono che infilare persone che non amano altro che andare a puttane, in senso metaforico o meno, e spesso le puttane stesse. I valori non sono determinabili, misurabili e riducibili: sono buoni o cattivi, puri o spregevoli, ma senza una loro definizione assiomatica non esiste società umana e nemmeno animale.

 
Da una frase di Fede come questa: “ma pensa queste che facevano la fame… pompini a 300 euro… a 300 euro…”, sbattuta in faccia all’ascoltatore allibito, colta d’intuito o analizzata con quel minimo di strumenti culturali di cui tutta la destra ignora persino l’esistenza, emerge un disprezzo per chi vanti un reddito annuo, facendo un calcolo largo, inferiore a circa 100.000 “miserabili” euro (300 x 310 giorni lavorativi), ovvero il 99% degli italiani in percentile secondo l’Istat, che non si capisce come non possa sdegnare sia quel 99% che l'altro 1% . Il criterio con cui vengono valutate le donnette non è giammai etico, intellettuale o almeno estetico nel senso deteriore, è solo quello del censo, ma per giunta di un censo che deve essere elevatissimo, adatto a una vita dispendiosa, lussuosa e lussuriosa. Insomma se non sono almeno prostitute d’alto bordo, non hanno diritto a alcun rispetto, sono meno che prostitute, puri pezzi di carne atti ad essere infilzati dal nerbo gonfiato di viagra dell’ acquirente (colui che sgancia, nei termini delle escort). Espletato l’atto, la mandria viene riportata nel serraglio di Via Olgettina, governate dall’eunuco di turno, e decongelate e reimpacchettate per svolgere alla prossima occasione la loro funzione di carne intorno a un orifizio. Nell’universo-mercato berlusconiano, esistono solo 3 categorie, acquirente, merce e venditore, e la scala di valori si stabilisce in base al prezzo. Tutti e tutte siamo in quest’ottica prostituibili e prostituiti, ma il sistema valoriale berlusconiano e fediano distingue fra prostituiti buoni, che sono quelli che spuntano un prezzo più alto, e prostituiti miserabili, che lo spuntano basso, al di sotto dei 10.000 euro a pompino. Le nigeriane che ne prendono 10, e che ingollano controvoglia il fallo stinto di un bianco per sopravvivere, e di quei dieci euro ne passano 3 al pappone e 3 ai 7 figli che stanno in una catapecchia a Lagos, quelle a che categoria apparterranno? Si è presi da una vertigine di dolore e scoramento a immaginarsi cosa possa pensare Fede di quelle nigeriane, è come trovarsi di fronte a qualcosa che rende più brutto e triste il mondo per il fatto stesso di poter essere stato pensato. E gli operai di Mirafiori che devono lavorare 10 ore alla catena senza i 10 minuti di riposo, per produrre quella ricchezza che passata nelle mani di Berlusconi gli permetterà di essere così lauto, buono e generoso con le carcasse di carne che ama, quelli quanto varranno? Ecco perché mi auguro che quelle nigeriane e quegli operai vadano a prendere Berlusconi e Fede e li appendano a testa in giù a piazzale Loreto o in qualche traversa scalcinata della Bovisa, ma vivi, perché non meritano nemmeno l’onore del sacrificio di sangue, e con quelle facce da fessi non andrebbero nemmeno bene per le foto sui libri di storia, ma al massimo per i fumetti di Lando Trepalle.


                                                        NON SIETE STATO VOI

 
a riprova della centralità della questione valoriale, vendola, che pare il meglio, messo alle strette dalla domanda: ma insomma che differenza c’è fra lei e berlusconi, ha risposto sinceramente: è un problema di reddito… e poi, ha aggiunto, lui ascolta apicella e io wagner… – insomma, chiuse virgolette, è una questione estetica, di cio che decidiamo sia bello e ciò che decidiamo sia brutto...

 
 
solo chi non ha mai assunto realmente queste decisioni, può pensare di eliminare la corruzione colle leggi anti-corruzione... non esiste sistema sociale forte, con un bilancio sociale positivo, da quello delle formiche a quello di Utopia, che non si sorregga sul senso di responsabilità individuale (uno stato forte ha bisogno di poche leggi: montesquieu), perché esiste un’inversa proporzionalità fra costi e vantaggi sociali del controllo. in uno stato, teoricamente, perfettamente immorale, a ogni cittadino dovrebbe essere assegnato un finanziere, un giudice e un esattore, e i controlli assorbirebbero dunque gran parte del Pil. ma a garantire i controllori servirebbero a loro volta altri controllori, per cui il Pil non basterebbe, anzi sarebbe negativo, sarebbe un Pil esotico, come si dice in fisica.
solo chi non sa chi è, solo qualche politicante populista e manipolatore può affermare che si risolve il problema della disoccupazione bloccando l’articolo 18, o “investendo” (parola essenzialmente alchemica), cioè sprecando soldi ..un mondo più giusto si crea, strano a dirsi, con la lingua, estraendo dall’immane matassa di fili comunicativi informativi che è l’umano, l’uomo nuovo, il suo nuovo psichismo, producendo nuove corrispondenze fra i suoi bisogni-desideri e lo spazio-territorio esterno, e concretamente e essenzialmente da una parte riducendo bisogni e consumi indotti, dall’altra redistribuendo il prestigio e il rango sociale, e di conseguenza il valore del lavoro. si creerà quando sentiremo che il gesto del contadino sudato che zappa ha più valore del click del finanziere sull’iphone. 
solo chi si autocostruisce un logos di comodo può pensare che la camorra si sconfigge facendo “intervenire lo stato”... lo stato siamo noi, ciascun membro di un tessuto sociale in cui agisca la camorra, è responsabile in prima persona, col suo atteggiamento psicologico e la sua postura culturale, complice, connivente, tollerante o solo indifferente, dei delitti della camorra. la camorra è il risultato di una cultura, e si abolisce culturalmente.

 
qui a sinistra le cose sono più uguali fra loro, e in particolare fuori e dentro stanno uno appresso all’altro, e così quello che accade a un tizio accade anche dentro i loro corpi, soprattutto fra una tempia e l’altra ma anche per esempio nella milza, o in una certa zona di imbottitura della pelle

 
ora un problema tipico fuori dell’imbottitura è quello della finanza, e in particolare dei derivati, gli hedge fund il signoraggio e varie altre speculazioni che alterano il rapporto fra i fatti e i frutti.
questo però lo dice spesso meglio tremonti che certi nella zona sinistra, che spesso sono un po’ impediti dalla fuffa o dalla muffa, o a causa dell’oscurità del corpo, che è duro, carnoso e tenebroso

 
le decisioni del governo, o altra fuffa di cui si occupano i sindacati o i no tav, date le necessità, i desideri, le abitudini di vita comunemente acquisite e scontate (perfino latouche (glielo chiesi a una conferenza) ha il telefonino, anche se lo usa poco) incidono in maniera irrilevante sulle sorti economiche del mondo, sull’accumulazione originaria e sulle perversioni capitalistiche. i governi prenderanno sempre LA STESSA DECISIONE. se ragionassimo di più col nostro alone, ce ne accorgeremmo

 
il prezzo di un bene primario come il petrolio può schizzare in pochi mesi come una pallina di ping pong, senza alcuna accettabile spiegazione nei processi economici e  nella fluttuazioni della domanda, da 50 a 140 dollari e poi a 30, condizionando la vita quotidiana delle persone e il peso del borsellino infinite volte di più che le piccole variazioni dei contratti di lavoro.  Il problema è forse che a sx ormai nel sistema legalmente sanguinario della finanza ci sguazzano, fra fondazioni dalemiane, banche fassiniane, americanismo veltroniano e produttivismo compassionevole prodiano, e per finire il nuovo happyhourismo renziano, e alla fine non vale la pena di squarciare il velo del totale anafalbetismo finanziario degli italiani.

 
nello stesso tempo, alcuni alfieri, icone, portavoce, interpreti, modelli della sinistra, come gli esseri umani e vari roberti benigni, micheli santori, fabi fazi, e poi carli dei benedetti e molti capitani d’industria, e poi grilli e forse anche vendoli e tutti gli uomini della politica, guadagnano, introiettano, accorpano a sé, mille o centomila volte di più degli operai

 
quello che secondo me è il punto chiave cercando di rendere il corpo trasparente:

 la cosa base di sinistra è questa: gli uomini non sono uguali, ma warren buffett può avere il quoziente di intelligenza 200 e un burundese 100, cioè la metà, può lavorare 20 ore al giorno e il burundese 1, cioè un ventesimo, ma warren guadagna 3 milioni di volte il burundese, e questo è impossibile, e lo stesso santori.

 la sx quindi deve smontare tutti i meccanismi che creano queste ingiustizie, anche quelli psicologici per cui un cantante a un certo istante diventa famoso, e vale istantaneamente 100 volte di più rispetto all’istante prima del certo istante

 
Si è consolidato in sostanza nel mondo contemporaneo un modo più evoluto, più pulito di sopraffare l’altro: essere più famoso di lui. Il nuovo Signore, non traendo più nessuna soddisfazione dall’essersi procacciato la carne per il pasto – il che può fare chiunque dal macellaio; ritenendo rischiosa e poco remunerativa sul piano psichico la soppressione fisica del concorrente;  disponendo di quantità di denaro che eccedono tutte le sue necessità – ha bisogno di una forma di appagamento più profonda e radicale: egli deve colonizzare la psiche altrui, occupare col suo nome e il suo volto lo spazio delle altrui esistenze, duplicarsi nelle infinite retine, trombe di eustachio e neuroni del mondo. Nell’era dominata dal Segno, dal Segno progressivamente esfoliato e svuotato del Significato, del Segno disperso e centrifugato fra miliardi di segni, e dunque ridotto a segno (a significante) insignificante, il Riconoscimento dell’Altro non avviene più, hegelianemente, attraverso l’imposizione e la rivendicazione della propria autonomia di fronte alla morte, ma con l’esibizione passiva e inerte della propria cosalità. Il riconoscimento è, alla lettera, quello della propria faccia, del corpo che manifesta le proprie meccaniche emotive, o riproduce poche frasi fatte, o magari impone e espone la propria pura presenza nell’isola dei Famosi.
       Quel che ci si può chiedere a questo punto è tuttavia se questo nuovo criterio di elezione del Signore sia necessariamente migliore del precedente, e se non sia magari preferibile quello del Signore arcaico, che disponeva della vita dell’altro perché aveva avuto più coraggio di lui.
       Se la morale del Signore arcaico era crudele, ma era nobile, quella del Signore moderno si è invertita: è gentile e ignobile.


 
i meccanismi mediatici e finanziari sono quelli che oggi producono più ingiustizia, e  le nuove lotte di classi sono fra i famosi che colonizzano tutte le trombe di eustachio e le clochee e i bulbi e le sinapsi degli uomini, e gli oscuri, e fra i finanziari, come le banche e i trader, e gli economici, come le massaie e gli imprenditori

queste cose sulla finanza per la verità le dico da 10 anni, ma perché la sx cominciasse a prenderne atto, sono stati necessari non dico le parole di grillo, ma il successo di grillo - dal che già si evince la meccanica con cui funziona
 
prescindere da una parte dagli egoismi e passioni corporee (il cosiddetto ideologismo,  astrattismo, buonismo di sx), dall’altra dalla indeterminatezza, gregarismo, omogeneità linguistica e psicologica (e dunque il ribellismo ingenuo, il luddismo, l’anarchismo malinteso come ideologia e non come amore)

 noi siamo dei volumi di carne ritagliati in un continuo fisico, che agiranno ontologicamente, geneticamente, per il proprio vantaggio, e che nello stesso tempo non esistono che come un fuorinorma tentacolare animale diffuso, che è l’umano. ciascuno di noi non esiste che nell’attesa e nel desiderio dell’altro, perché è fatto di questa sostanza comune, la lingua, attaccata al corpo, che è essa stessa corpo, e che ci connette intimamente e identifica. noi siamo un corpo che vive a spese del mondo, adombrato in una lingua che è tutto ciò che possiamo percepire di quel mondo.

 
la sx deve smontare il crematismo psicologico che riduce tutto a quantità. anche il crematismo mediatico e letterario. la politica deve sostituire la partitica, la parola deve sostituire la letteratura, la fusione di orecchie e occhi deve sostituire lo spettacolo

 
Una battaglia di valori non può essere condotta attraverso armi logiche. non è possibile dimostrare formalmente e logicamente che la nostra normativa sul lavoro “valga” più di quella  dell’Inghilterra proto-industriale, in cui era ammesso che un bambino svolgesse lavori pesanti per 16 ore al giorno, per morire di stenti  dopo 40 anni di questa vita, o tentativo di vita. E’ un problema di ormoni e neurotrasmettitori, di reazioni  del corpo che assiste a certe scene, un problema che attiene a sfere del reale realissime, ma inattingibili, irriducibili, intrattabili con gli strumenti convenzionali del linguaggio politico. In questo linguaggio, come avviene in quello della letteratura e dell’arte, deve essere incorporato più carne, più aria del respiro, più sperma e liquor vaginale, più musica – così vinceranno quelli col corpo più trasparente, cioè la sinistra

 
L’ingiustizia non è prodotta solo dai privilegi sociali e di classe, i meccanismi perversi di accumulazione, perpetuazione,  proliferazione, amplificazione del merito sono assai più complessi, capillari e universali. La storia ha finora dimostrato che qualsivoglia meccanismo sociale e interumano funzionante non può che sorreggersi sul nesso etico fra merito e ricompensa. Voler rompere questo nesso, è stato il primo errore storico della sx. Rifiutando l’organizzazione gerarchica e meritocratica della società, la sx ha confuso il merito, che è individuale, col valore, che è universale. Ciascun uomo vale quanto ciascun altro, ma non ha lo stesso merito. Nel riconoscere quest’errore, a causa della stessa insufficienza o torbidezza d’analisi, la sx attuale è tuttavia caduta in quello opposto, ed è finita di fatto per ammettere ogni forma di liberismo selvaggio e rapace.

 
La sinistra deve essere meno gentile, e recuperare la dignità e funzione politica dell’insulto. L’insulto deve tornare a essere quello che era, una forma protogiuridica di controllo sociale, un meccanismo ormonale e psicologico, in cui entrano in gioco il cortisolo e la dopamina, l’endorfina e l’ossitocina, le componenti fisiche e carnali del biasimo e della approvazione, della colpa, della punizione e del premio, finalizzato a regolare il comportamento sociale degli individui

 
E’ che la sx attuale ha dimenticato la trasgressione, ha dimenticato l’esplosione di felicità del ’77 e della fantasia al potere, e è andata a strozzare la propria vitalità nell’imbuto del politically correct, si è andata sbiadendo nel grigiore del perbenismo politico. La stessa difesa dell’omosessualità, del trasgenderismo, della trasgressione erotica, viene vissuta non più come esplosione liberatoria e delirante della corporeità, come accesso all’assoluto del corpo, come colore interiore e spuma ormonale, ma come semplice e noiosa rivendicazione di un diritto civile. La trasgressione è psicologizzata,  regolamentata,  istituzionalizzata, e dunque non è più tale, poiché varcato il limite, si ritrova racchiusa e controllata da quello più subdolo della falsa tolleranza modernista, e diventa null’altro che una nuova tipologia di piacere, un nuovo prodotto di consumo. Simbolo triste ne è la calza a rete o i segni esteriori della femminilità simulati e ricostruiti del transessuale. In Bataille e nei situazionisti, come nelle culture alternative degli anni ’70, la trasgressione era altro, e era apparentata semmai a quella di Savonarola o Maddalena de’ Pazzi, un bisogno di trasgredire, travalicare e trascendere, di sconfinare oltre il limite, di annullare per l’istante brevissimo dell’infrazione, il senso del limite, la coscienza della morte, il peso della materia, propri della condizione umana.

 
va bene la lingua carnale e iperbolica di vendola, ma non va bene la sua componente vetero-ideologica, che sottovaluta i nuovi poteri finanziario e mediatico
va bene l’analisi dei crimini della finanza di grillo, va bene il suo tono radicale, il suo sdegno di fronte a una classe politica alienata dal suo compito, ma va male il suo spettacolarismo, che tradisce  le intenzioni
va bene l’assunzione di responsabilità, la lucidità, il rifiuto della politica come seduzione, la serietà (cioè l’intensità di ciò che si afferma, la sua maggior capienza e valenza spazio-temporale, la sua significatività in un arco più ampio) di monti o la fornero, e con loro bersani e casini, ma va male la loro incapacità di una visione nuova.
va bene dall’altra parte la serietà di francesco caruso (il solo che nel girone lavora quasi gratis), vanno male le sue fanfaluche.
va bene il sogno di una politica della felicità dei radicali (e qui vi fotto tutti, perché io sono felice... scriveva un tempo pannella ai colleghi della sx grande solo nei funerali...), il richiamo a certi valori del ’77, e le anticipazioni del mondo possibile di porto alegre...per il resto, ormai poco va bene di quella compagine un tempo valorosa.
va bene cicciolina, puttana professa e sacerdotessa dell’eros, va bene una politica sinceramente carnale, sessuale, vanno male la carfagna e la minetti, isologhe come quelle scosciate ma scoscienziate, carcasse da politica-spettacolo, vulve articolanti frasi fatte rivestite di funzioni politiche.
andrebbe bene perfino CL, se si fondasse realmente nel pensiero che so di un Levinas, se inabissasse davvero la politica nella vertigine dell’infinito, nel tremore del trascendente, se ci portasse ad avvertire l’impensato e l’ignoto in cui siamo perduti, e che ci determina molecolarmente, e che è in  ogni nostro minimo palpito umano e politico  (lo fa benissimo cacciari da filosofo, da politico un po' meno...) ...ma Cl ci porta solo la rozzezza spirituale di formiconi e lupi, mallevadori del sistema berlusconiano, che riconosce quali sommi o soli valori il denaro e il successo, che ha ridotto non solo il teologico, ma l’ontologico, al merceologico.

 
grazie per la pazienza




 

4 commenti:

  1. grazie del grazie, che è sempre il miglior ringraziamento di cui si debba ringraziare

    livio b.

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  2. una battaglia di valori. mmm... discorso molto bello e molto teorico, addirittura condivisibile, ma in pratica? usi spesso la formula "la sinistra deve", ma chi è questa sinistra e come la si costringe a dovere? col cappio che basta semplicemente un corpo più trasparente! : )
    : (((
    non so. anche la parola "valori" non è già merceologicamente infetta? i valori nominali delle azioni, il furgone porta valori, i valori commerciali degli immobili, la borsa valori, i valori monetari eccetera eccetera...
    come ti dicevo in altri commenti, forse bisognerebbe prima educare i bisogni (corporali e mentali), perché se il mondo gira così è perché in qualche modo risponde meglio ai bisogni della scimmia nuda nonché dell'homo merceologicus.
    e i bisogni nascono presto, in tenera età e possono essere sia dotti che indotti (in tal senso è probabile che l’attuale patria italiana debba di più a “canale 5" che ai padri costituzionalisti). nell'utopica prospettiva che si possa crescere ed istruire gli attuali neonati in modo diverso, serviranno come minimo quarant'anni...

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  3. la sinistra deve... i valori... ma per essere questo un discorso sulla politica, mi sembra che uso un linguaggio sin troppo iniziatico... d'altronde credo che effettivamente la sx deve... ha bisogno di prefissarsi dei compiti...e che il problema di fondo siano i valori, o quello che una volta chiamavamo così...

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